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Posts Tagged ‘lodo alfano’

Io non tollero più!

28 ottobre 2010 1 commento

Io non tollero più i privilegi dei politici, il cui mandato a gestire la cosa pubblica, volontario, dovrebbe essere un onore, non un esoso onere per la comunità!

Io non tollero più le manganellate a chi protesta contro le false promesse della ricostruzione!

Io non tollero più le manganellate ai cittadini che protestano contro l’apertura di una nuova discarica, mentre restano impuniti coloro che hanno creato l’emergenza!

Io non tollero più un presidente del consiglio che anziché risolvere i problemi della cosa pubblica, continua imperterrito a cercare la leggina per sottrarsi impunemente ai processi!

Io non tollero più che il figlio di La Russa sieda nel consiglio di amministrazione dell’ACI, mentre un ragazzo del sud  trova la morte in Afghanistan per cercare di costruirsi un futuro!

Io non tollero più che l’informazione sia lottizzata dal potere economico e politico, diventando disinformazione!

Io non tollero più il sindacato che va a braccetto con la FIAT, trincerandosi dietro la necessità di salvare i posti di lavoro!

Io non tollero più la delocalizzazione delle aziende negli stati in cui possono sfruttare i lavoratori!

Io non tollero più che si spendano miliardi per gli armamenti ed ancora oggi si muoia per malattie che potrebbero essere debellate con maggiori finanziamenti alla ricerca!

Io non tollero più che la crisi creata dagli speculatori e dal capitalismo moderno venga pagata dal popolo!

Io non tollero più che in parlamento continuino a sedere delinquenti che fanno gli interessi di mafie e poteri forti!

Io non tollero più chi, anche comuni cittadini, guarda soltanto al proprio tornaconto personale, infischiandosene del progresso della comunità di cui sono parte integrante!

Io non tollero più le furberie dei pochi che approfittano della onestà dei tanti!

Io non tollero più che chi ogni mattina esce per racimolare il denaro necessario a sfamare la propria famiglia debba rischiare di non tornare più a casa per mancanza di sicurezza sul lavoro!

Io non tollero più chi occupa una posizione o una poltrona solo a seguito di una “spintarella” e non per merito!

Io non tollero più la politica clientelare, che non ha nulla da offrire al futuro di questo paese!

Io non tollero più le liste di attesa ospedaliere per i comuni cittadini, come se quello alla salute fosse un diritto esclusivo dei privilegiati!

Io non tollero più che uno stato, considerato democratico, continui a finanziare la scuola privata, mentre gli edifici della pubblica istruzione cadono a pezzi!

Io non tollero più le auto blu dei politici, perché quello reso alla comunità è un servigio volontario e non uno strumento di benessere personale!

Io non tollero più che gli evasori continuino ad evadere nella prospettiva della impunità e nel calcolo del prossimo condono o scudo!

Io non tollero più che gli insegnanti della scuola pubblica diventino sempre più precari, perché il futuro di una comunità si costruisce sui banchi di scuola!

Io non tollero più che il 90% della ricchezza nazionale sia posseduto dal 10% della popolazione!

Io non tollero più ministri che criticano l’operato della Guardia di Finanza soltanto perché ha controllato la barca dei figli!

Io non tollero più che i corrotti continuino a presenziare nelle istituzioni pubbliche!

Io non tollero più che la liberalizzazione delle assicurazioni obbligatorie porti al continuo aumento delle tariffe!

Io non tollero più che le corsie preferenziali siano occupate dai furbetti di turno, come se soltanto loro avessero fretta di giungere a destinazione!

Io non tollero più chi continua a sporcare le strade e i luoghi pubblici ritenendosi soddisfatto della pulizia della propria abitazione!

Io non tollero più che la crisi diventi il pretesto per eliminare i diritti conquistati con i sacrifici dei lavoratori!

Potrei continuare all’infinito, talmente sono le cose che non vanno, ma non serve, perché adesso conta soltanto agire ed eliminare gradualmente i “non tollero più”.

Un altro lodo

20 ottobre 2010 4 commenti

La Costituzione Italiana

La legge è uguale per tutti


Secondo quale principio democratico un presidente del consiglio deve sottrarsi alla legge? Deve poter lavorare tranquillamente? E chi glielo impedisce? Le 2 o 3 volte (volendo esagerare) al mese che si deve presentare in aula?  Il problema è forse di immagine … bhe mi sento molto ma molto peggio se sul presidente del consiglio del mio paese aleggia il dubbio di essere un delinquente, un dubbio mantenuto in vita da processi sospesi. “Finchè lavora nessuno lo deve disturbare, poi ci preoccupiamo se abbiamo dato il paese in mano ad un criminale” … ma stiamo scherzando?!?!? Perché, al contrario, nessuno ha proposto di accellerare tali process?!?!?! Di dargli una corsia preferenziale; più risorse, più uomini, minori impedimenti nelle indagini. Insomma a tutto gas per arrivare presto alla fine e non avere alcun dubbio. Questo è pieno rispettto delle istituzioni e del popolo! Un innocente non cerca di sottrarsi al processo, proprio perchè solo il processo può fugare ogni dubbio! A maggior ragione se si tratta di un uomo di Stato che deve alle Istituzioni il massimo rispetto.  Ma questo è tutto un altro paese.

Futuro e Libertà (solo) per la casta

20 ottobre 2010 10 commenti

Gianfranco Fini

Gianfranco Fini il "nuovo" che arretra

16 ottobre 2010: “La politica deve dimostrare con i fatti che la legge è davvero uguale per tutti. Bisogna dimostrare con i fatti che chi sbaglia paga”. Parole sacrosante, ma purtroppo dette da un politico italiano: Gianfranco Fini. Ed infatti, puntualmente, tre giorni dopo, 19 ottobre 2010, il nuovo movimento fondato da Fini, FLI, approva in commissione affari costituzionali il Lodo Alfano con l’emendamento sulla retroattività e vota contro l’autorizzazione a procedere per l’ex ministro Lunardi accusato di corruzione. Ma davvero c’è qualcuno che aveva creduto alla rinascita di Fini? Davvero c’è chi credeva che quell’omuncolo, che per 16 lunghi anni ha governato fianco a fianco al dittatorello di arcore, votando le decine di leggi ad personam da costui e per costui volute, di punto in bianco fosse diventato il paladino del “nuovo”, del cambiamento? Ho già sentito delle risibili giustificazioni per quanto successo: è un voto tecnico, Fini non può permettersi di far cadere il governo perché non è ancora in grado di sostenere le urne, etc. Chi se ne frega!!! Contano solo i fatti, e nei fatti Fini & C. non sono altro che i soliti politici italiani di lungo (de)corso, artefici e beneficiari allo stesso tempo del regime “interessocratico” che malgoverna il nostro paese. Probabilmente, Fini e i suoi hanno frequentato per talmente tanto tempo la combriccola di palazzo grazioli che nemmeno sanno più cosa significhi la parola legalità, cosa sia l’eguaglianza d fronte alla legge. Con la prevedibile condotta tenuta in parlamento, questi “nuovi eroi” almeno ci hanno consentito di comprendere appieno il significato del logo che hanno forgiato per il nascente ma già decadente movimento: Futuro e Libertà, ossia futuro garantito per sé stessi e per parenti e amici, libertà per tutti i membri della cricca e dell’interessocrazia al potere, a maggior ragione se già condannati o solo indagati. In realtà, la mossa dei finiani è spiegabile se contestualizzata: siamo in Italia, la terra dei cachi (cit.), dove più delinqui, più aumentano le possibilità di entrare nelle istituzioni. Pertanto, il voto di ieri di FLI è stata pura campagna elettorale: dimostrare agli elettori di indagati e pregiudicati di PDL , PD e UDC che loro non sono diversi e che, quindi, votandoli, possono stare tranquilli che le cose resteranno come sono o, al massimo, continueranno a peggiorare. La cosa più sconcertante, però, è che siamo così assuefatti alle piroette dei politicanti nostrani che nemmeno più ci indignamo. Ed invece, bisogna reagire, occorre ristabilire la legalità in questa terra. Il primo passo è la rimozione ad ogni costo di questi loschi figuri dalle istituzioni, perché finché ci saranno loro l’articolo 3 della Costituzione sarà bistrattato e mai attuato: TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA’ SOCIALE E SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA, DI RELIGIONE, DI OPINIONI POLITICHE, DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI. Pura poesia! Che i finiani si puliscano la bocca prima di parlare di legalità e leggano 1000 volte la nostra Carta per cominciare ad essere quantomeno presentabili agli occhi degli elettori onesti.