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Posts Tagged ‘manovra’

Non sono tutti uguali


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Lucia Codurelli

Sono tra quelli che fa di tutta l’erba un fascio, soprattutto quando l’erba sono i parlamentari italiani. Certo, però, che nella casta c’è anche l’eccezione che conferma la regola. Così, la deputata del pd Lucia Codurelli, la quale ha avuto la dignità di dimettersi, ma non perché le hanno pagato a sua insaputa una casa o le vacanze, ma “soltanto” per la profonda sofferenza patita nell’aver dovuto votare la manovra Monti. Questo gesto, che potrebbe sembrare “normale” per chi considera la politica per quella che dovrebbe essere, ossia il governo della cosa pubblica nell’interesse dei cittadini, diventa nel nostro paese qualcosa di straordinario. Le dimissioni presentate dalla Codurelli rappresentano un respiro di aria pulita in un ambiente reso insalubre da tanti delinquenti che utilizzano il potere per perseguire i propri interessi personali. Ma ancor più folgoranti sono le parole della deputata: “Questa manovra si accanisce contro quella parte di società per cui ho sempre lottato, gli operai alla catena, le donne e chi ha iniziato a lavorare a 15 anni. Per tante persone si aggiungono fino a 6/7 anni di lavoro, senza dare in cambio nulla. Quello che mi ha dato più fastidio è stato il pronunciamento di Ichino. C’è troppa gente che parla senza conoscere i reali problemi, i privilegi, quelli veri, non sono stati toccati per niente”. Ichino, infatti, aveva detto, in merito alla riforma delle pensioni: “Finalmente sono stati colpiti i privilegiati”. Ebbene, sono proprio coloro che come Ichino mai hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di manovre lacrime e sangue ad aumentare il sentimento anti-casta; sono coloro che,come Ichino, non sanno cosa vuol dire lottare ogni giorno per cercare di portare avanti una vita dignitosa la rovina della politica. La politica, per essere davvero rappresentativa deve essere fatta da persone del mondo reale, da coloro che conoscono la vita vera, come la Codurelli. Solo personaggi del genere sarebbero in grado di ridare dignità alle istituzioni, con comportamenti coerenti con gli obbiettivi indicati agli elettori. Ichino è il professorotto del precariato, colui che, non sapendo cosa sia davvero il mondo del lavoro, propina ricette fondate sulla conoscenza del diritto del lavoro, ma non della realtà di chi, vivendo da precario, non riesce ad avere un futuro. Allora, i distinguo sono sempre necessari, come ci insegna la Codurelli, ma la casta continua ad essere un male da estirpare da ogni parte del mondo se si vuole davvero cambiare la società in cui viviamo!

I non cittadini

23 dicembre 2011 1 commento

Altro grande successo della giunta Polverini

Altro grande successo della giunta Polverini

Tutti parlano di manovra lacrime e sangue, di sacrifici per i cittadini perché bisogna salvare l’italia. Anche i politici lo confermano in tv, sui giornali, anche se loro non fanno mai sacrifici: che non siano cittadini anche loro? Loro sono i non cittadini, coloro che decidono per noi, che stabiliscono i nostri sacrifici, ma che non toccano mai i loro privilegi: come se vivessero su un altro pianeta, sicché eventuali tagli ai loro privilegi non sarevirebbero ad aiutare il nostro paese. E questo vale sia a livello nazionale, sia a livello locale. Ad esempio: la Regione Lazio ha approvato la finanziaria per l’anno 2012. Un’altra finanziaria, anche se a livello locale, lacrime e sangue, con tanti nuovi sacrifici per i cittadini, a partire dall’aumento del bollo auto. E pensi: almeno a livello locale, stando più vicini ai cittadini cui chiedono sacrifici, qualche taglio ai loro privilegi l’avranno fatto, anche minimo! Allora leggi il provvedimento, fino all’ultimo comma, ma niente di niente, se non una sorpresa al contrario: sono stati estesi i vitalizi anche agli assessori esterni! Una norma di uguaglianza, non c’é che dire! Se si riconosce il vitalizio all’assessore eletto, perché non riconoscerlo anche all’assessore nominato senza essere stato eletto? Un posto di lavoro in più, con tanto di pensione assicurata, per il familiare di turno o per l’amico dell’amico! I cittadini, dunque, pagano di più per mantenere il bilancio e i politici intascano di più. Insomma, tutto il mondo è paese: la casta non cambia e non molla di un centimetro dalle alpi al vesuvio, passando per la capitale. Loro sono i non cittadini, gli intoccabili, coloro che svolgono un ruolo così importante, sol perché eletti, da meritarsi una serena vecchiaia per pochi anni di presenza in un consiglio regionale. Però, non basta, perché non soltanto non intervengono mai sui loro privilegi, non soltanto anzi li aumentano anche nei periodi di crisi, ma continuano anche a prenderci per il culo: come i parlamentari ahno impedito al premier banchiere di tagliare con decreto i loro emolumenti, la signora polverini ha promesso che a gennaio si discuterà dell’abbattimento dei costi della politica regionale. Il bollo auto aumenta subito, l’imu si applicherà da gennaio, loro invece a gennaio cominceranno a discutere della riduzione dei costi della politica!!! Vabbè, ma tanto questi discorsi demagogici, perché tanto non si risolve la crisi tagliando gli stipendi dei politici!!!! Non si risolverà la crisi, ma di certo con quei vitalizi si potrebbe ristruttura qualche scuola fatiscente della capitale, si potrebbero comprare libri per le università, si potrebbe pagare il canone a chi è senza casa… No, no, è mera demagogia!!!

L’equità del banchiere


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Sin dal suo insediamento, Monti aveva promesso una manovra dura, con sacrifici, ma “equa”. Equo significa convenevole, giusto, ragionevole. Equità sociale implica la uguaglianza di trattamento tra i componenti di essa, che tenga conto delle differenze tra gli stessi. La manovra del banchiere è equa? Secondo me basta un dato per tutti per rispondere negativamente: l’imposta sui beni immobili. Perché nemmeno con la sua riammissione si è finalmente deciso di farla gravare sui beni della chiesa? Perché si continua a mantenere un privilegio che, in quanto tale, non ha alcun elemento di convenienza, giustizia e ragionevolezza? Tale differenza di trattamento è inammissibile, soprattutto in uno stato non confessionale quale dovrebbe essere il nostro. Questa è l’equità promessa da Monti! E poi: innalzamento dell’età pensionabile, superbollo, aumento dell’iva, aumento delle accise su benzina e diesel etc.  Io non so se Monti è una persona onesta e voglio dare per pacifico che lo sia, ma di certo è un uomo dei poteri forti, il quale, come al solito, si è visto bene dal colpire i grandi capitali, le banche, le compagnie assicurative, le imprese che inquinano, i grandi gruppi editoriali né le rendite finanziarie! Nemmeno è intervenuto in maniera decisa sui costi della politica: abolizione delle provincie, dimezzamento del numero dei parlamentari, drastica riduzione degli stipendi dei parlamentari, drastica riduzione della auto blu, annullamento dei vitalizi con effetto retroattivo, annullamento delle consulenze esterne dei ministeri e degli enti pubblici etc. Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo: sacrifici sempre per gli stessi e privilegi sempre per gli stessi. E c’era bisogno di scomodare fior fiori di professoroni per fare una manovra del genere? E c’era bisogno di abusare così tanto del concetto di equità per presentare la solita manovra sangue e lacrime, il cui unico scopo è salvare il culo alle banche indebitate? Per quanto siano state sentite le lacrime del ministro Fornero, e non lo dico ironicamente ma con un pizzico di condivisione, l’equità, cari professori, è altro e di certo non ce l’aspettavamo da voi…

Sciacalli!

8 settembre 2011 Lascia un commento

S. Berlusconi

Tutti dobbiamo fare sacrifici...

All’ultimo momento, e approfittando della ennesima fiducia posta dal governo sulla manovra economica, la casta ha ancora una volta mostrato l’unico motivo per cui siede sulle poltrone istituzionali: arraffare privilegi. Cosicché sono stati ridotti i tagli alle indennità dei parlamentari-lavoratori, previsti nel primo testo della manovra.I parlamentari che hanno un altro lavoro avrebbero visto decurtata del 50% la esosa indennità che ricevono. All’ultimo minuto, sottobanco come fanno i bambini che non vogliono farsi sgridare dalla maestra, hanno ridotto il taglio dal 50% al 30% o, in altri casi, al 10%. E, rispondendo a chi gli chiedeva se tale vergognosa mossa avrebbe potuto essere modificata alla camera, il dinosauro cicchitto (ma quanti anni avrà? me lo ricordo in politica da quando ero piccolo) ha risposto: “Non credo che la Camera modifichi il provvedimento perchè solo degli irresponsabili possono chiedere questo, che significherebbe che riandrebbe al senato con gli effetti facilmente ipotizzabili che riguardano i mercati”. Ahahahahah, irresponsabili!!! Ahahahahah. FANNO SEMPLICEMENTE PENA!!! Aspetto con trepidazione il fallimento di un paese governato da delinquenti, traffichini e arraffatori. Se le pagassero loro le tasse con cui finanziano i loro sporchi privilegi!!!

Orecchie da mercanti

5 luglio 2011 3 commenti

Il senso della manovra

Il senso della manovra

Evidentemente non ci sentono, o forse stanno raschiando il fondo del barile! La gente è stanca di loro, dei loro privilegi, delle loro leggi ad personam, ma soprattutto di pagare la crisi che loro stessi e i loro amici hanno creato, e cosa fanno nella nuova manovra finanziaria? Taglio dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni di 1400 euro lordi, rinvio dei tagli dei costi della politica alla prossima legislatura, leggina ad hoc per parare il culo alle imprese del macho man di arcore etc. Errare è umano, perseverare è diabolico! Ma tremonti e compagnia hanno mai vissuto con 1400 euro lordi in un mese? Ovviamente no, tanto il loro vitalizio copre ampiamente il tenore di vita che si sono costruiti in vita costituendo società in paradisi fiscali oppure vivendo sulle spalle dei cittadini con la politica. Quanto si risparmia dal taglio dell’adeguamento delle pensioni più basse? Qualunque sia la cifra, perché tremonti non la recupera eliminando finalmente gli enti inutili (per i cittadini ovviamente) come le provincie? Perché in quegli enti ci devono mettere i gaoloppini e lacché trombati alle elezioni politiche! Orbene, stando così le cose, sono curioso di sapere cosa faranno lega ed opposizione. Innanzitutto la lega, visto che dei tanti proclami fatti da bossi in quel di pontida in questa finanziaria non v’è traccia. Certamente ci sarebbe un allentamento del patto di stabilità per gli enti territoriali, ma tanto tale concessione viene riequilibrata con il taglio netto dei trasferimenti agli stessi. Bossi, che sa soltanto alzare il dito medio, forse quale surrogato di ciò che dice di avere duro, disse che avrebbe fatto terminare le missioni di guerra all’estero, ed invece ecco che le stesse vengono rifinanziate. Bossi, sempre quello che alza il dito medio, promise che avrebbe portato i ministeri al nord ed invece neanche sta cazzata ha ottenuto. Insomma, come al solito, la lega, che pensa di avere per il collo il macho man di arcore continua a porgere il sedere, pur di tenersi strette le poltroncine romane . Cosa farà invece l’opposizione di fronte alla leggina ad hoc inserita nella manovra finanziaria per salvare mediaset? Andrà in parlamento, metterà in scena il teatrino dell’ostruzionismo e alla fine voterà contro, ma tanto la manovra passerà! E allora, se questo sarà il comportamento della opposizione (parole troppo grossa a dire il vero), significa che non avrà capito una mazza di ciò che la gente ha chiesto a gran voce alla ultime amministrative e alle consultazioni referendarie! L’opposizione, invece, se vuole essere tale, di fronte a tale nuova ennesima vergognosa leggina salva premier, dovrebbe sollevarsi, alzarsi da quelle dannatissime poltrone e lasciare il parlamento, dimettendosi in massa, in modo da dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, il regime in cui viviamo, con alla testa un delinquente che si fa le leggi a proprio uso e consumo con l’appoggio dei lacché di stato, i quali continuano a portare avanti la legislatura soltanto per portare a casa il vitalizio e cercare di ottenere il più possibile prima di essere eventualmente trombati. Ecco cosa dovrebbero fare le persone per bene sedute in Parlamento: dare un segnale forte e preciso! Ma, ovviamente, persone per bene in quegli scranni non ci sono… Quindi la storia avrà il solito esito, salvo che non siano i cittadini, finalmente, a capovolgere, in ogni modo, lo stato delle cose.