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Posts Tagged ‘Futuro e Libertà’

Futuro e Libertà (solo) per la casta

20 ottobre 2010 10 commenti

Gianfranco Fini

Gianfranco Fini il "nuovo" che arretra

16 ottobre 2010: “La politica deve dimostrare con i fatti che la legge è davvero uguale per tutti. Bisogna dimostrare con i fatti che chi sbaglia paga”. Parole sacrosante, ma purtroppo dette da un politico italiano: Gianfranco Fini. Ed infatti, puntualmente, tre giorni dopo, 19 ottobre 2010, il nuovo movimento fondato da Fini, FLI, approva in commissione affari costituzionali il Lodo Alfano con l’emendamento sulla retroattività e vota contro l’autorizzazione a procedere per l’ex ministro Lunardi accusato di corruzione. Ma davvero c’è qualcuno che aveva creduto alla rinascita di Fini? Davvero c’è chi credeva che quell’omuncolo, che per 16 lunghi anni ha governato fianco a fianco al dittatorello di arcore, votando le decine di leggi ad personam da costui e per costui volute, di punto in bianco fosse diventato il paladino del “nuovo”, del cambiamento? Ho già sentito delle risibili giustificazioni per quanto successo: è un voto tecnico, Fini non può permettersi di far cadere il governo perché non è ancora in grado di sostenere le urne, etc. Chi se ne frega!!! Contano solo i fatti, e nei fatti Fini & C. non sono altro che i soliti politici italiani di lungo (de)corso, artefici e beneficiari allo stesso tempo del regime “interessocratico” che malgoverna il nostro paese. Probabilmente, Fini e i suoi hanno frequentato per talmente tanto tempo la combriccola di palazzo grazioli che nemmeno sanno più cosa significhi la parola legalità, cosa sia l’eguaglianza d fronte alla legge. Con la prevedibile condotta tenuta in parlamento, questi “nuovi eroi” almeno ci hanno consentito di comprendere appieno il significato del logo che hanno forgiato per il nascente ma già decadente movimento: Futuro e Libertà, ossia futuro garantito per sé stessi e per parenti e amici, libertà per tutti i membri della cricca e dell’interessocrazia al potere, a maggior ragione se già condannati o solo indagati. In realtà, la mossa dei finiani è spiegabile se contestualizzata: siamo in Italia, la terra dei cachi (cit.), dove più delinqui, più aumentano le possibilità di entrare nelle istituzioni. Pertanto, il voto di ieri di FLI è stata pura campagna elettorale: dimostrare agli elettori di indagati e pregiudicati di PDL , PD e UDC che loro non sono diversi e che, quindi, votandoli, possono stare tranquilli che le cose resteranno come sono o, al massimo, continueranno a peggiorare. La cosa più sconcertante, però, è che siamo così assuefatti alle piroette dei politicanti nostrani che nemmeno più ci indignamo. Ed invece, bisogna reagire, occorre ristabilire la legalità in questa terra. Il primo passo è la rimozione ad ogni costo di questi loschi figuri dalle istituzioni, perché finché ci saranno loro l’articolo 3 della Costituzione sarà bistrattato e mai attuato: TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA’ SOCIALE E SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA, DI LINGUA, DI RELIGIONE, DI OPINIONI POLITICHE, DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI. Pura poesia! Che i finiani si puliscano la bocca prima di parlare di legalità e leggano 1000 volte la nostra Carta per cominciare ad essere quantomeno presentabili agli occhi degli elettori onesti.

L’agognato “lìder”

14 settembre 2010 8 commenti

Scontro Fini-Berlusconi

Scontro Fini-Berlusconi

Da qualche mese, dopo un travaglio non ancora concluso, si è presentato sulla scena politica italiana un nuovo carismatico attore.  Egli , tutto da solo, è capace di:

  • incarnare  le aspirazioni di una destra moderna, europea ed europeista da confrontare ed affiancare alle destre di governo della Merkel o di Cameron;
  • raccogliere la delusione e lo sbandamento di tutti coloro che non trovano riferimenti nel vuoto assoluto della  sinistra;
  • dare all’ampia area moderata italiana una figura rassicurante.

Egli. Tutto da solo.

Eh si! Il nuovo si chiama Gianfranco Fini, dall’abile dialettica, dai modi amabili, dall’impeccabile eleganza e dalla solida preparazione . E non lanciatevi subito in facili critiche e pretestuose argomentazioni alla “ma dov’eri fino a ieri?”; Egli si è presentato portando in dote una caratteristica inesistente nell’intero arco parlamentare :  l’autocritica. Tutte le risposte alle vostre obiezioni sono ben affrontate e controbattute sulle pagine di FareFuturo, senza falsi orgogli e con il capo cosparso di cenere, il nuovo Fini è per la legalità, per l’accoglienza degli immigrati, per la costituzione, per l’ordine;  più a sinistra della sinistra,  più a destra della destra e saldamente al centro. Ok,  ok, il mio è vuoto sarcasmo; vorrei solo andare oltre il semplice “dov’era?” non pretendo di capire il “perchè era lì e non vuole più starci” ma, aspiro almeno a stabilire  “ma ora, possiamo credergli?”.  Ma se Fini ha impiegato 17 anni, 3 esperienze di governo (e relative leggi e decisioni politiche) e la condivisione di un partito per rendersi conto delle reali inclinazioni autoritarie di Berlusconi, che affidabilità dà come leader per il futuro? Dopo 17 anni di clamorose e “definitive” rotture ed altrettanti entusiasti abbracci pre-elettorali, qualcuno si meraviglierebbe se tra qualche tempo i due co-fondatori del PDL si ritrovassero di nuovo a recitare la parte dei migliori amici? Leggi tutto…