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Archive for the ‘informazione’ Category

Vuoto di scena …

29 Maggio 2013 4 commenti

Franca Rame

Franca Rame

Vuoto di scena :  Imprevista assenza di un attore nel corso della sua parte.

E’ uno dei momenti più brutti che si possono verificare durante uno spettacolo, per gli attori che terrorizzati si guardano attorno smarriti pensando “e ora?”, per il regista che vede il magnifico meccanismo che aveva immaginato rischiare di incepparsi, per il pubblico che capisce che qualcosa non và e sente “l’assenza”.

Ciao Don …

24 Maggio 2013 Lascia un commento
Categorie:informazione Tag:

Il pennivendolo del sistema


Stefano Rodotà

Stefano Rodotà – La colpa di essere libero

Leggendo il botta e risposta tra scalfari e Rodotà se ne comprende in maniera chiara e lineare la differenza di stile e di mentalità. Da un lato, un uomo sobrio, ligio al dovere, intelletualmente onesto, la cui unica colpa è stata di essere stato indicato quale candidato alla presidenza della repubblica dal M5S. Dall’altro, un uomo di lettere scaltro, altezzoso e arrogante, servo del potere e del sistema, che addita di antidemocraticità coloro che osano ribellarsi al pensiero unico di cui è la penna fumante. Scalfari è solo il pennivendolo di questo sistema, colui che scrive male degli altri soltanto perché non fanno ciò che lui ritiene giusto. Un uomo che da anni si è auto-eretto a massima espressione della cultura italiana e del giornalismo d’elite, ma che nulla ha di diverso dai politici dell’inciucio, che parlano di cambiamento per far restare tutto com’è. Le sue “sferzate” a chi è contrario al pd e al sistema che tale partito ha contribuito a costruire e difendere puzzano di stantìo e di vecchio. Per comprendere la nefandezza di un uomo auto-referenziale proprio come i politici italiani, basta leggere la risposta pacata e libera di Rodotà (“Sono e resto un uomo di sinistra“, da “La Repubblica”). Adesso, più che mai, ho la conferma che Rodotà sarebbe stato l’uomo giusto per iniziare il cambiamento auspicato dal popolo. Grazie ancora una volta scalfari per avermi aperto gli occhi con il tuo stile unico e inconfondibile di penna al soldo dei poteri forti.

Anche i PDLlini hanno una coscienza

12 marzo 2013 Lascia un commento

PDL marcia sul Tribunale di Milano

PDL marcia sul Tribunale di Milano

Una grossa emozione mi ha colto ieri quando la folla ordinata degli eletti PDL si è diretta al Tribunale di Milano! Tutti schierati su quei gradini con il volto gioioso e l’animo leggero, l’espressione sollevata di chi finalmente vuole togliersi un peso dalla coscenza : SI SONO COSTITUITI!!! Dopo decenni di malefatte, tutti insieme, probabilmente per farsi coraggio l’un l’altro, hanno deciso di sottoporsi alla Giustizia del loro Paese. Il primo atto istituzionale della loro luuuunga carriera politica. Solo una cosa non mi è chiara : perchè non li hanno fatti entrare e se li sono tenuti? Ok, capisco che loro volevano il capo ma, anche gli scagnozzi hanno le loro responsabilità!

La solita stampa sinistrorsa ha voluto vedere in quei rinnovati cittadini una schiera intruppata che, eseguendo degli ordini (come sono abituati), manifestava a difesa del capo con la congiuntivite, contro quei magistrati che si ostinano a voler perseguire un vecchio che va con le minorenni! Ma io no! Sono convinto che la voce della coscienza, che anche in loro alberga, ha trionfato. C’erano tutti! Razzi, Scilipoti, le fulgide donne del capo, gli ex-ministri, il segretario di comodo, meglio della più riuscita delle retate!

Per favore, tornate, vedete che vi fanno entrare …

25 febbraio 2013: BOOM!

26 febbraio 2013 Lascia un commento

M5S

M5S

Che goduria!

Che goduria vedere che tanti milioni di italiani hanno deciso finalmente di cambiare…

Che goduria guardare in tv le facce tristi dei giornalai prezzolati, che tentano di fare le pulci ai giovani e puliti del M5S come non hanno mai fatto con i loro padroni…

Che goduria vedere in tv le facce dei vecchi politicanti di ogni schieramento cercare di capire, con i soliti noiosi teatrini del politichese, quello che è successo…

Che goduria immaginare la faccia di scalfari che dall’alto della sua autoproclamata superiorità intellettuale starà rodendo di rabbia per i tanti “cretini” che hanno votato per il cambiamento…

Che goduria sentire i burocrati europei, burattini della finanza e della speculazione, paventare il rischio populismo e pretendere di decidere chi e  come governare l’italia, come hanno fatto sino ad oggi…

Che goduria vedere che dinosauri del calibro di fini, buttiglione, binetti, lombardo, micciché, marini, adornato, de mita, catania, cesa etc. sono rimasti forzatamente fuori, dopo anni, dai palazzi del potere per lasciare spazio a facce giovani e pulite…

Che goduria sapere che nei palazzi del potere, e soprattutto nelle camere chiuse delle commissioni, dove i politicanti tutelano i propri interessi e gli scambi di favore, ci saremo noi a fare luce…

Che goduria sapere che tra i milioni di voti confluiti sul M5S non ce n’è uno, e dico uno, dato per la promessa di un posto di lavoro, o per clientelismo…

Che goduria sapere che per la prima volta nelle istituzioni siederanno persone elette dal basso, che quindi non dovranno rendere il favore ai poteri forti che gestiscono il voto partitico…

Che goduria immaginare che adesso i morti faranno un governissimo per far piacere ai burocrati europei, con salvacondotto per il macho man di arcore, allo scopo di approvare una legge elettorale che tagli fuori il M5S…

Che goduria vedere i mercati finanziari cadere in picchiata e lo spread risalire sol perché in italia, dopo tanti anni, è ritornata la vera democrazia…

Ma soprattutto, che goduria sapere che ancora tutto il vecchio marciume considera di protesta quello che è solo un voto di cambiamento. Ma questa ottusaggine interessata, evidentemente, ci facilita il lavoro, perché ormai, per loro, quello del 25 febbraio 2013 è solo l’inizio della fine.

La censura

20 novembre 2012 Lascia un commento

La difesa dai terroristi di Gaza ....

La difesa dai terroristi di Gaza ….

La difesa dall’antisemitismo è diventata peggio dell’antisemitismo stesso. Avviene così che se qualcuno critica israele per ciò che sta combinando a Gaza viene censurato da giornali che si arrogano anche la presunzione di essere “liberi”. Ciò che è accaduto al matematico Oddifreddi è davvero vergognoso: ha scritto un post su repubblica.it nel quale ha preso posizione contro israele per il massacro che sta perpetrando a Gaza in questi giorni che è stato rimosso dopo 24 ore (da Il Fatto quotidiano, “Repubblica cancella il post di Odifreddi su Israele. ). Questo può voler dire solo una cosa: israele non può essere criticata, perché altrimenti si è antisemiti. Un po’ come se criticare Obama per una scelta politica significasse essere per forza antiamericani o criticare la scellerata politica di austerità voluta dalla merkel essere antitedeschi. Con la scusa dell’antisemitismo, israele pensa di essere in diritto di agire come le pare, con la prepotenza tipica di chi ritiene di non poter essere soggetta a critiche. Evidentemente, hitler è stato sì un carnefice orripilante, ma anche il miglior alleato degli ebrei: grazie alla soluzione finale, lo stato di israele e la sua politica colonialista nei territori occupati oggi non possono essere messi in discussione. Israele può occupare, come fa da anni, territori altrui  fino ad ammazzare bambini, senza che nessuno debba censurarla, perché sarebbe antisemita! Ma ciò che è peggio è che l’antisemitismo diventa strumento di censura in paesi che dovrebbero essere liberi e democratici, come il nostro. Che giornali che si dichiarano “liberi”, come la repubblica, cancellino articoli nei quali si commenta una vicenda internazionale sulla quale ciascuno deve essere libero di farsi la propria opinione ed affermarla. La censura è lo strumento peggiore di lobotomizzazione dei popoli, perché impedisce la diversità di opinione. La censura implica il pensiero unico che porta alle dittature che sembrano tanto lontane, nonostante siano sotto i nostri occhi. Non è necessario andare in cina, dove si controlla il web, basta vedere come i nostri giornali deformino le notizie per adattarle alle direttive degli editori, massificando l’informazione. Io devo essere libero di pensare e dire che israele sta attuando una “logica nazista” nei confronti dei palestinesi. NO ALLA CENSURA

L’onorevole parcheggio


Antonio Mazzocchi

Tu! Suddito! Non sai dove parcheggiare …. cazzi tuoi!

Siamo noi che siamo antipolitici o sono loro che fanno di tutto per attirarsi addosso l’odio della gente? In un’intervista al messaggero, il tal onorevole antonio mazzocchi, del Partito Dei Ladri, cerca di giustificare lo stanziamento di 5 milioni di euro per consentire ai parlamentari di parcheggiare, affermando in maniera espressa che gli onorevoli e gli impiegati del palazzo dei privilegi non possono andare in parlamento con i mezzi pubblici, perché «i mezzi pubblici non funzionano bene e dobbiamo consentire ai deputati e agli impiegati di andare a lavoro» (da Il Messaggero “Parcheggi deputati, l’onorevole: «I vigili prima di farci la multa ci avvertono»). L’onorevole privilegiato forse non sa, o forse se ne frega, che ci sono centiania di migliaia di cittadini che si alzano un po’ prima dal letto per andare a lavoro con i mezzi pubblici, o perché la benzina costa troppo o perché non hanno un parcheggio riservato gratis per metterci l’auto. L’onorevole privilegiato forse non pensa, o forse se ne frega, che quei 5 milini potrebbero essere usati per comprare qualche autobus in più che consenta a lui e a quelli come lui di recarsi in parlamento con i mezzi pubblici. L’onorevole privilegiatio non sa che mentre lui deve andare in parlamento per ben 3 giorni a settimana, i cittadini viaggiano nei vagoni della speranza di metropolitane, trenini, tram e autobus per almeno 5 giorni a settimana, per guadagnare 10 o 20 volte meno di quanto guadagna il suddetto onorevole privilegiato. L’onorevole privilegiato non sa, o fa finta di non sapere, che se i servizi pubblici non funzionano è spesso colpa sua o di quelli che come lui occupano le poltrone istituzionali per meri fini personali e per immettere nelle aziende pubbliche infornate di amici e amici degli amici e concedere ai soliti amici gli appalti pubblici. L’onorevole privilegiato fa ancora più pena perché si trova a dover pagare le multe per aver parcheggiato in divieto di sosta e sempre che non venga gentilmente invitato dalla polizia municipale a spostare la macchina prima che gli venga elevata la contravvenzione: « dobbiamo ringraziare i vigili urbani della zona che sono molto cortesi: spesso e volentieri prima di fare la multa ti chiamano e ti dicono di spostare la macchina». Perché evidentemente l’onorevole privilegiato non sa, o fa finta di non sapere, che la polizia municipale di roma eleva le multe ai cittadini comuni senza prima avvertirli  di spostare le macchine. Forse l’onorevole privilegiato non sa, o peggio fa finta di non sapere, che la gente si è rotta i coglioni dei suoi privilegi!

Gli eroi non muoiono mai


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“Fiore di campo nasce
dal grembo della terra nera,
fiore di campo cresce
odoroso di fresca rugiada,
fiore di campo muore
sciogliendo sulla terra
gli umori segreti”

Peppino Impastato

…chi ti dimentica é connivente…

Diritti e dignità


Il figlio di provenzano intervistato da «Servizio Pubblico» chiede che al padre vengano riconosciuti «diritti e dignità». Afferma: «Mio padre vive un decadimento neurologico tale da non poter permettere la somministrazione di cure chemioterapiche per il suo tumore alla prostata . È sempre un cittadino italiano, un essere umano, la dignita umana va rispettata». Innanzitutto, costoro solo oggi si ricordano di essere cittadini italiani! Quando hanno infranto le leggi italiane per imporre con metodi mafiosi la propria volontà non sapevano di essere cittadini italiani? Non sapevano che quali cittadini italiani avrebbero dovuto rispettare le leggi? Costui poi parla di rispetto per la dignità umana. Ma si è mai chiesto se il boss provenzano nella sua vita abbia mai rispettato la dignità umana? La violenza che il padre ha usato da mafioso prepotente era dignitosa? Le persone che hanno dovuto sopportare le angherie del padre boss hanno visto rispettata la propria dignità umana? Ma come si permette costui di dare lezioni di “dignità umana” all’Italia? Ma forse lo sbaglio è a monte, in coloro che hanno deciso di fare lo scoop dell’intervista rilasciata dal figlio di provenzano! Con tutto il rispetto e la stima per la trasmissione di Santoro, questa volta davvero non capisco perché fare questa intervista stomachevole. Sarà anche diritto di tutti di parlare e dire la propria, però andare in tv a pretendere dignità umana e democrazia per chi non ha mai conosciuto questi vocaboli nella sua vita credo sia offensivo per il buon senso e l’intelligenza soprattutto di coloro che hanno dovuto subire le porcate fatte da questa gentaglia. Provenzano è un mafioso, uno che non ha mai voluto accettare le regole dello stato italiano, che ha deciso di far soldi con la violenza, con la tracotanza e l’odiosa prepotenza degli essere senza scrupoli, di passare sopra tutto e tutti. Adesso pretendere rispetto dallo stato mortificato ed umiliato da gesti anche eclatanti, come la morte di Falcone e Borsellino e degli uomini delle loro scorte, è semplicemente vomitevole. Avesse lui la dignità di star zitto, il figlio di provenzano, in rispetto di tutti i morti ammazzati dalla ferocia del padre!

Categorie:informazione, società

La NATO piega i pastorelli afghani!

17 febbraio 2012 2 commenti

Samuel Aranda, World Press Photo 2011

Samuel Aranda, World Press Photo of the year (2011)

E’ molto tempo che non scrivo un post su KP (in realtà non sono mai stato molto prolifico … meno male che c’è liberosempre a riempire il blog). E non scrivo per il senso di impotenza che pervade molti italiani, parole e concetti giusti ma ripetuti all’infinito senza che si veda l’ombra di un cambiamento;  situazioni platealmente scandalose o profondamente ingiuste, per cui nessuno paga; realtà e modi di fare incancrenite nella nostra società ma che non danno il via a nessun rivolgimento da parte delle persone oneste che appaiono sempre più schiacciate e in attesa solo di arrivare a patire la fame! Eppure in questa apatia morale e umana in cui stò scivolando c’è stata una notizia che mi ha fatto sobbalzare dalla sedia, una notizia così lontana e così “solita” che i giornali non l’hanno nemmeno trattata con particolare enfasi. Sul sito del Corriere della Sera è apparsa in un trafiletto per qualche ora per poi lasciare il posto ad altre cose più recenti. Mi riferisco all’uccisione da parte della NATO di 8 bambini afghani che facevano i pastori. Non semplici danni collaterali, erano proprio loro l’obbiettivo delle due bombe sganciate da un democratico aereo occidentale. “Si muovevano in modo tattico” … “avevano misure da adulto” ha riferito il Generale Lewis Boone scusandosi costernato per l’accaduto. Mi ha sorpreso l’alta efficienza militare che è servita a commettere l’errore : almeno  un avvistatore sul terreno (ovvero almeno un soldato con binocolo o diavoleria tecnologica analoga) li ha visti … erano alti come degli adulti (bambini tra i 9 ed i 15 anni insomma nel pieno dello sviluppo) … procedevano a distanza tra loro (il “movimento tattico” usato dai talebani, dai soldati e dai pastori per guidare le pecore); a quel punto il senso di pericolo era evidente e scatta la richiesta di intervento dei caccia. Partono delle meraviglie della tecnologia e del progresso umano che solcano il celo  molte volte più velocemente del suono, al comando degli uomini giovani, preparatissimi, addestratissimi e pronti al sacrificio; arrivano sull’obbiettivo e lanciano 2 missili (costosissimi) e distruggono (verbo non scelto a caso) la “minaccia”. Così 8 bambini che hanno avuto la sorte non troppo favorevole di nascere in un villaggio dell’Afghanistan, di dover lavorare come pastori già da bambini … non hanno più una vita…semplicemente non hanno più la possibilità di essere  felici o infelici nel loro villaggetto sperduto nel nulla con le pecore. Errori. Danni collaterali. In fondo questa è la guerra … ma continuiamo a considerarla una pratica accettabile. Sono rimasto sgomento di fronte a tale notizia. Di fronte alla tecnologia umana, di fronte a quello che l’uomo è disposto ad accettare, di fronte al Generale che spiega cosa è accaduto … ne trova la logica. In questo spazio almeno posso ricordare quelle 8 vite, lontane.