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Posts Tagged ‘Movimento 5 Stelle’

Cambiare davvero


il movimento 5 stelle fa boom

il movimento 5 stelle fa boom

Le facce nuove e pulite del M5S che hanno vinto i ballottaggi sono una boccata d’ossigeno per la nostra democrazia, resa stucchevole dai vecchi partiti. Ma la ventata di novità porta pericoli imminenti, spingendo la casta a riorganizzarsi per mantenere il potere. Ed infatti, il servo alfano ha già lanciato la sua minaccia: “Ci chiedono una nuova offerta politica, la daremo”. Quale sarebbe questa nuova offerta politica? La modifica del nome del partito dei ladri? La riunione con casini? Insomma, cambiare per non cambiare nulla! Il cambio nome è stato già fatto, con il passaggio da forza italia a pdl. La coalizione con casini è stata una realtà pochi anni fa. Allora dove starebbe la nuova offerta politica? Possibile che costoro non riescano a comprendere la effettiva richiesta dei cittadini, che è quella di cambiare per davvero, non limitandosi alla facciata. I cittadini vogliono una democrazia vera, reale, realizzata dal basso, dove ciascuno può portare le proprie idee per governare, senza la previa autorizzazione dei partiti, senza la necessità della militanza partitica. Invece, loro credono di poterci continuare a prendere per i fondelli, facendo passare per nuovo ciò che è vecchio e stantìo. Come se cambiare nome al pdl, facendo restare in parlamento i vari gasparri, cicchitto e compagnia bella costituisca cambiamento! Ma questa è gentaglia che siede sulle poltroni istituzionali anche da 40 anni, che hanno fatto dell’attaccamento alla poltrona la loro unica professione! Cosa possono offrirci di nuovo? E perché non l’hanno fatto sino ad oggi? Il vero cambiamento è nel fare politica per passione, eliminando il profitto in un settore che deve essere di volontariato puro. Ecco la vera novità: niente più profitto per i politici e i partiti in cui militano! Allora sì che questi dinosauri scomparirebbero dalle nostre istituzioni! Non facciamoci infinocchiare da questi imbroglioni, che dopo averci condotto alla situazione attuale, continuano con il loro patetico trasformismo per restare nei posti di comando a tutelare i propri interessi e a godere dei privilegi che si sono autoriservati! Spazio ai giovani, allora, senza esperienza magari e che proprio per questo possono davvero modificare le cose, visto che gli esperti, i politici di lunga militanza partitica, sono stati in grado soltanto di far lievitare a dismisura il debito pubblico, ingrossando le proprie tasche con benefit e tangenti! Il percorso è tracciato, bisogna soltanto percorrerlo stando attenti al lupo cattivo, sempre pronto a mangiarci con le ormai obsolete promesse di rinnovamento.

Confronti

10 Maggio 2012 1 commento

Ma è davvero tanto difficile scegliere?

Pizzarotti Federico - candidato sindaco a Parma per il Movimento 5 Stelle

Pizzarotti Federico – candidato sindaco a Parma per il Movimento 5 Stelle

Castiglion Roberto - primo sindaco eletto per il Movimento 5 Stelle
Castiglion Roberto – primo sindaco
eletto per il
Movimento 5 Stelle
 Giacon Antonio del M5S al ballottaggio a Budrio

Giacon Antonio del M5S al ballottaggio a Budrio(BO)

Alvise Maniero del M5S al ballottaggio a Mira (VE)

Alvise Maniero del M5S al ballottaggio a Mira (VE)

 Fabbri Marco del M5S al ballottaggio a Comacchio (FE)

Fabbri Marco del M5S al ballottaggio a Comacchio (FE)

L’imbarazzo della scelta …

Francesco "cicciobello" Rutelli

Francesco “cicciobello” Rutelli

Walter "ma anche" Veltroni

Walter “ma anche” Veltroni

Claudio "a sua insaputa" Scajola

Claudio “a sua insaputa” Scajola

Nichi "ormai scomparso" Vendola

Nichi “ormai scomparso” Vendola

Gianfranco "chi se lo ricorda" Fini

Gianfranco “chi se lo ricorda” Fini

Angelino "pupazzo" Alfano

Angelino “pupazzo” Alfano

Giuseppe "animanera" Pisanu

Giuseppe “animanera” Pisanu

Pierluigi "se vinco che faccio" Bersani

Pierluigi “se vinco che faccio” Bersani

Perferdi "ci ho la mia mangiatoia" Casini

Perferdi “ci ho la mia mangiatoia” Casini

Dolce dormire


BOOM!! "Cos'era sto botto? E'già capodanno?"

BOOM!! “Cos’era sto botto? E’già capodanno?”

Uno tsunami si abbatte sulla obsoleta politica militante italiana e c’è qualcuno che nemmeno se ne accorge. Il presidentissimo della repubblica non ha avvertito lo scossone dato dalle facce nuove del M5S e, con la sua solita retorica, ha detto che di “boom, si ricorda solo quello degli anni ’60″(“Napolitano: “5 Stelle? Non vedo il boom” da ilfattoquotidiano.it)! E chi si aspettava altro da lui, che è l’emblema del vecchio aggrappato alle poltrone, con le unghie e con i denti? Che, come il vecchio marciume che rappresenta, ha scelto la professione di “militante delle istituzioni”, consapevole dei privilegi connessi e dei vitalizi assicurati? Il suo politichese non fa una grinza: “Si è trattato di un test piuttosto circoscritto e anche il numero degli elettori chiamati a votare non è stato grandissimo”, anche se questo non toglie che vi siano “motivi di riflessione per le forze politiche, per i cittadini, per tutti”. Ecco, cominci finalmente a riflettere lui su quello che i cittadini realmente vogliono, sul motivo per cui, quei pochi che hanno votato, hanno scelto un movimento lontano da quei partiti che hanno consentito a napolitano e a tutta la marmaglia che ancora occupa le istituzioni di costruirsi un proprio mondo autoreferenziale, fatto di privilegi e di arroganza, lontano dalla gente che avrebbero dovuto rappresentare nella idea della democrazia. Abbi allora un pizzico di rispetto il matusalemme adoratore di morfeo per tutti coloro che hanno espresso il proprio voto in maniera differente da come lui e i suoi compari avrebbero voluto. Purtroppo l’arroganza di questi signori non ha fondo, come se avesse rilevanza soltanto il voto espresso per i partiti ladri che ci hanno governato dal dopoguerra. Come sempre continuano a difendere ad oltranza i loro privilegi i militanti delle istituzioni, strafottenti della volontà dei cittadini. Ma meglio così, perché più continuano nel loro disprezzo verso il cambiamento, più questo galopperà velocemente! Continui pure a dormire napolitano, lo tsunami che lo trascinerà via con i suoi compari ormai è partito…

Una fragorosa risata vi seppellirà…

20 aprile 2012 1 commento

Una risata vi seppellirà

Una risata vi seppellirà

Il M5S viene dato in forte ascesa nei fantomatici sondaggi e il vecchio che avanza, partiti e lacché della stampa, fa quadrato insultando beppe grillo! E’ la prova concreta che, al di là delle scaramucce di facciata, i politicanti sono tutti uguali: recitano il teatrino della diversità di idee nei comizi e nelle tramissioni televisive, ma mirano soltanto a mantenere intatti i loro privilegi, che sono uguali per tutti. Basti pensare che l’ex ministro matteoli del pdl (Partito Dei Ladri), dopo aver descritto grillo come “un clown, un fenomeno da circo” , ha aggiunto di trovarsi totalmente d’accordo col baffetto malefico d’alema del pd (Partito Demente) che aveva definito grillo “un personaggio a metà tra il gabibbo e bossi“. Insomma, quando si tratta di difendere il proprio orticello, non c’è più distinzione di colore e di idee, sono tutti dalla stessa parte. Al di là del comico genovese, che esprime le proprie idee e che deve essere lasciato libero di farlo (visto che in italia si consente di parlare a delinquenti e puttanieri, lacché e faccendieri, non si comprende perché non potrebbe farlo un comico che in genere è più intelligente del politico), il M5S rappresenta quantomeno un segno di discontinuità, perché costituito da giovani senza alcuna militanza partitica e che di certo non sono peggio di coloro che negli ultimi 30 anni ci hanno portato allo sfascio, utilizzando la cosa pubblica per arricchirsi. Del resto, la bontà di questi movimenti è confermata proprio dalla presa di posizione di quei balordi che hanno fatto delle istituzioni dello stato uno strumento di potere personalistico: più costoro sbraitano, dimostrando il loro nervosismo per lp’attacco alla loro casta, più convincono i cittadini che bisogna cambiare aria! Il M5S ad oggi ha fatto cose concrete, basti considerare che ha rinunciato ai rimborsi elettorali: se loro lo hanno fatto, perché i partiti non possono? Perché tutti, alfano casini bersani d’alema, non appena si è chiesto di tagliare i rimborsi, peraltro illegittimi, hanno subito detto di no? Ecco cosa ci dovrebbe spiegare il baffetto malefico, perché la sua campagna elettorale deve essere finanziata con i soldi dei cittadini, mentre quella del M5S viene fatta senza chiedere nulla allo stato? Il baffetto malefico e i suoi compari di perenne militanza partitica e istituzionale andassero a lavorare sul serio finalmente, anziché elemosinare la bella vita a spese della comunità! Costoro sembra che debbano stare alla guida dello stato per diritto divino! Ha ragione toscani allora quando, parlando, tra gli altri del baffetto malefico, evidenzia: “Ha sempre perso, non è mai stato eletto, mi chiedo a cosa sia servito in questi anni” ( Dal sito on-line del quotidiano “Libero” – Toscani dà i voti ai partiti: “Lega diarrea, Pd falliti”) ! Ma se lochiedono un po’ tutti: a cosa ci sono serviti questi professionisti della politica in tutti questi anni, se non a farsi pagare il lauto stipendio da parlamentari e tutti i privilegi con le nostre tasse? d’alema, matteoli, veltroni, bersani, casini, fini, cicchitto, larussa, maroni, vendola, gasparri e tutta la casta: ahahahahaahhahahahaah, una grossa risata vi seppellirà!

Il populismo

17 aprile 2012 1 commento

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gesto populista...ovvero che interpreta perfettamente il pensiero del popolo

Sempre più spesso, ma soprattutto sempre più a sproposito, i politicanti itagliani utilizzano il termine populismo per attaccare chi è contro. Ma ciò che dovrebbe destare maggior scalpore è che ad utilizzarlo sono soprattutto i rappresentanti della “sinistra”, ossia di quei partiti che, almeno nelle radici, dovrebbero rappresentare proprio gli interessi delle classi popolari. Proprio ieri il governatore vendola, la cui giunta è stata colpita da numerosi scandali, ha attaccato grillo, definendolo un “populista inquetante”. E sempre in questi ultimi giorni il vocabolo è stato utilizzato dal politico dalle maniche rimboccate bersani, che, non volendo sentire storie sul taglio all’illecito finanziamento pubblico ai partiti, ha gridato: “Basta col populismo”. Eppure, populismo non dovrebbe essere una brutta parola. Se si legge il vocabolario, si scopre che il termine populismo non indica nulla di così “peccaminoso”, da meritare un uso tanto dispregiativo da parte dei politicanti nostrani. Nel dizionario della lingua italiana di Coletti, che troviamo su corriere.it, si legge:

Atteggiamento o movimento politico tendente a esaltare il ruolo e i valori delle classi popolari;

– oppure, movimento rivoluzionario russo della fine del sec. XIX, che propugnava l’emancipazione delle classi contadine e dei servi della gleba attraverso la realizzazione di una sorta di socialismo rurale.

Insomma, il populismo, almeno per coloro che si definiscono di sinistra, dovrebbe rappresentare un’ideale da realizzare: l’emancipazione sociale delle classi popolari. Invece no, per i politicanti sinistroidi, sempre più radical chic, populismo va utilizzato per additare e screditare l’avversario, trasformando il nobile originario significato in qualcosa di spregiativo, come riportato sempre nel dizionario citato:

– atteggiamento demagogico volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto, della loro opportunità.

Insomma, il populismo di coloro che, senza avere idee, cavalcano il malcontento popolare per acquisisre potere. Tuttavia, più questi politicanti, sedicenti di sinistra, attaccano i loro avversari usando spregiativamente termini nobili, più mostrano di non avere argomenti validi da portare all’elettorato. Pertanto, messi all’angolo dall’emersione delle loro malefatte o inettitudine, di fronte ad iniziative di “rottura” del sistema prese da giovani lontani dalla militanza partitica, si vedono costretti a difendere la propria casta, vestendo le novità di “demagogia” o, in senso spregiativo, di “populismo”. Insomma, questi politicanti ormai sputtanati da anni di militanza nelle istituzioni, quasi si trattasse di un posto fisso, cercano ogni volta di ristrutturarsi agli occhi della popolazione come portatori di idee nuove e realizzabili, contro chi, attaccando la classe dirigente che ci ha governato negli ultimi 30 anni, costituita sempre dalle stesse facce di bronzo, viene tacciato di demagogo o populista. La verità è che il popolo italiano ne ha le palle piene di questi signori, che non soltanto ci hanno inabissato nell’alveo di una crisi economica senza precedenti, ma continuano impunemente a mantenere i privilegi che si sono autodistribuiti, anche andando contro la volontà espressa, plebiscitariamente, dalla popolazione, quando ha deciso, con un referendum, di abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Allora, che continuassero pure ad offendere chi è contro il loro sistema definendolo populista, in senso spregiativo, perché in questo modo non fanno altro che far aumentare il numero di coloro che nel tempo stanno aderendo al partito dell’antipolitica! Io lo sono populista, e soprattutto ne sono orgoglioso, perché, a differenza di questi balordi autoreferenziali, voglio una società migliore, fondata sulla eguaglianza, così come scritto nella Carta Costituzionale. Ma il miglioramento non può prescindere dalla emancipazione delle classi popolari, che tanto dispezzo suscita nei politicanti itagliani, soprattutto di sinistra.

Affossare l’ “interessocrazia” al potere

27 settembre 2010 Lascia un commento

Grillo a Woodstock 5 Stelle

Grillo a Woodstock 5 Stelle

Si può discutere all’infinito sul carattere demagogico, popoulista etc. delle affermazioni di Grillo, ma non si può non intravvedere nella sua attività un elemento di novità sempre più raro nel regime italico: la parola ai giovani! Uomini e donne che hanno la possibilità di misurarsi con la politica, senza passare per la militanza in questo o quel partito, senza dover sottostare allo zombie di turno, il quale, trincerandosi dietro l’esperienza politica, soffoca l’entusiasmo dei figli, al solo fine di tutelare gli interessi della casta al potere. Sentire un ragazzo sulla trentina esprimere le proprie idee ringalluzzisce e lascia intravvedere un barlume di speranza per questo paese, che massoneria e mafie, per il tramite dei variopinti dinosauri incollati alla poltrona, stanno portando sulla via del non-ritorno. La scossa al sistema che i movimenti costruiti dal basso possono dare è evidenziata ulteriormente dall’oscuramento dei mass-media di regime. Gli auto-eletti mafiosi massoni hanno talmente timore di essere estirpati dalla loro nicchia di potere che non trovano di meglio che additare la novità emergente come “la volontà di un comico di fare politica”. La realtà invece è ben altra: Leggi tutto…