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Posts Tagged ‘Monti’

Ma di che parliamo?

26 aprile 2012 1 commento

Le auto blu salveranno il paese

Le auto blu salveranno il paese

Un pensionato su due prende meno di mille euro al mese, che equivale a dire che fa la fame! I piccoli imprenditori che si suicidano o tentano di farlo! L’italia è tra i paesi dell’ocse con i salari più bassi ma con la tassazione sul lavoro più alta! E il governo dei rigorosi banchieri cosa fa? Un bando per l’acquisto di 400 nuove auto blu (“Monti compra 400 auto blu” dal sito de “l’Espresso” )! Ma allora, di che stiamo parlando? Questa è l’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che il governo dei rigorosi banchieri vuol salvare l’italia tartassando i cittadini onesti per foraggiare la politica di sprechi che ha contraddistinto gli ultimi 30 anni di repubblica. Poi il presidentissimo napolitano critica la demagogia e il populismo, dicendo che senza i partiti non si andrebbe da nessuna parte ( ‘Napolitano: “Partiti indispensabili il Paese dica no ai demagoghi” ‘ dal sito di “La Repubblica”)! Ovvio che dica così, senza i partiti politici lui come avrebbe fatto carriera? Allora viva il populismo e la demagogia, se sono in grado di portarci aria nuova, fatta di giovani e gente comune, priva di retaggi partitici! La verità è che il sistema è completamente marcio, perché continua imperterrito ad incidere sulla povera gente, salvaguardando i privilegi dei potenti. Politici o tecnici, quindi, nulla cambia, ammazza ammazza so tutti na razza…

La cricca (almeno) oggi non ride

15 febbraio 2012 Lascia un commento

Alemanno e Roma 2020

Alemanno e Roma 2020 - le due facce del decadimento della capitale

Il banchiere ha detto no alla candidatura di Roma per le olimpiadi del 2020 e la cricca piange. Finalmente una scelta del governo sulla quale concordare, anche se per motivi diversi da quelli indicati da monti. Se Roma fosse stata candidata e avesse ottenuto le olimpiadi vi immaginate cosa sarebbe successo? Miliardi di soldi pubblici spesi per opere pubbliche affidate alle solite ditte “sponsorizzate politicamente”, che avrebbero deturpato il territorio per costruire opere in gran parte poi inservibili. Sì, perché basta guardare quel che è successo nelle più recenti manifestazioni sportive mondiali assegnate al nostro paese o più semplicemente ai grandi eventi: mondiali di nuoto del 2009, G8 della Maddalena, 150° dell’unità d’Italia. Non solo i costi inizialmente previsti lievitano magicamente e a dismisura (leggi l’articolo su “La Repubblica” sul malaffare negli appalti), ma poi le opere che vengono compiute spesso sono inservibili o comunque non più utilizzabili o utilizzate dopo l’evento. Così, per i mondiali di nuoto 2009 svoltisi a Roma, le imprese appaltatrici hanno costruito piscine più lunghe dei 50 metri o con soffitti pronti a crollare. Situazioni grottesche, alle quali si aggiungono poi le furbate del rilascio di licenze edilizie in favore di circoli privati senza il rispetto delle normative, con conseguenti numerosi abusi edilizi. Pensiamo, per tornare più indietro nel tempo, a Italia ’90, per la quale solo gli stadi costarono 1.248 miliardi di lire, ossia il doppio di quanto preventivato, e molti dei quali fatti male e il Delle Alpi di Torino poi abbattuto. La chiusura alla candidatura di Roma, dunque, ha semplicemente evitato nuovi scandali e l’arricchimento della cricca, che, dopo aver riso per il terremoto dell’Aquila, stavolta non potrà che piangere pensando a quel che avrebbe potuto essere e non sarà. Purtroppo questa è l’amara realtà, perché ad oggi la classe dirigente italiana (dai funzionari pubblici ai vincitori degli appalti per le opere pubbliche) non è in condizioni, morali e di competenza, per poter affrontare un evento come le olimpiadi, perché un evento in sé positivo, in grado di portare miglioramenti e vantaggi alla collettività, qui da noi, almeno per ora, si trasformerebbe nello strumento per “truffare” lo stato e aumentare i profitti di pochi! Fino a quando non ci sarà un cambiamento culturale, prima ancora che politico, l’italia dovrà restare fuori da tutti gli eventi mondiali, perché è ciò che si merita a causa dei “soliti noti”.

Parla sempre chi sta meglio


cancellieri-monti-fornero

Tridente d'attacco contro il posto fisso ... degli altri però!!

Negli ultimi tempi si è assistito ad uno stillicidio di affermazioni, da parte dei membri del governo dei banchieri, sul fantomatico “posto fisso” in Italia. Prima  mr. “goldman sachs” monti, poi miscèl “figlio di paparino” martone, poi ancora “chiagne e ci fotte” fornero, da ultimo la “dura e pura” cancellieri. Io non so se hanno ragione o meno, e non voglio prendere posizione su una questione di lana caprina, giudicando chi vuole il posto fisso a 100 metri da casa di mammà e papà. Quello che infastidisce invece è che certe affermazioni e “pillole di saggezza” provengono sempre da coloro che si trovano in una situazione di privilegio. Monti, fornero e martone sono professori universitari, la cancellieri da sempre dipendente pubblico (ministero degli interni, fino a diventare prefetto), ossia personaggi che hanno il tanto criticato “posto fisso”. Ora non so come ci siano arrivati a quelle posizioni, forse almeno del figlio di papà qualche idea ce la siamo fatta (basta guardare il post specifico), ma loro hanno vissuto con il posto fisso, con la garanzia di mettere il piatto a tavola ogni giorno, con l’opportunità di programmare un fututo per sé e la propria famiglia. Se così stanno le cose, al di là delle ragioni e dei torti, non sono certo costoro le persone più adatte a far la morale sul posto fisso e la flessibilità! A dire che il posto fisso è monotono o che non lo si può assicurare a tutti! E’ come quando il riccone che fa la vita da nababbo parla della povertà, senza avere minimamente conto di ciò che essa sia. E sì, perchè costoro, che giudicano i giovani italiani, parlano e sparlano, però poi i loro figli li sistemano dove c’è stabilità. Così, ad esempio, la figlia della fornero insegna, guarda caso, nella stessa università della mammina e, giusto per non farsi mancare nulla, guida una fondazione finanziata da Intesa San Paolo, di cui la mammina era la vicepresidente. Ora, sarà che i figli di coloro che sono parte dei poteri forti nascono con una “bravura superiore” nel dna rispetto alla massa, ma casualmente loro il posto fisso, peraltro di prestigio, ce l’hanno sempre assicurato, alla faccia della maggiore flessibilità che questi governanti da quattro soldi vorrebbero inculcarci! Ed ecco allora che le parole di costoro vengono criticate, soprattutto da coloro che vivono ormai da anni nella precarietà, senza nemmeno più la speranza di poter fare un programma sul loro domani, perché il domani è ad appannaggio soltanto dei figli, supergeni, di coloro che oggi farneticano di flessibilità in un paese dove lavoro non ce n’è proprio, sicché, una volta fuori dal mondo del lavoro, la possibilità di rientrare è prossima allo zero!

Non sono tutti uguali


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Lucia Codurelli

Sono tra quelli che fa di tutta l’erba un fascio, soprattutto quando l’erba sono i parlamentari italiani. Certo, però, che nella casta c’è anche l’eccezione che conferma la regola. Così, la deputata del pd Lucia Codurelli, la quale ha avuto la dignità di dimettersi, ma non perché le hanno pagato a sua insaputa una casa o le vacanze, ma “soltanto” per la profonda sofferenza patita nell’aver dovuto votare la manovra Monti. Questo gesto, che potrebbe sembrare “normale” per chi considera la politica per quella che dovrebbe essere, ossia il governo della cosa pubblica nell’interesse dei cittadini, diventa nel nostro paese qualcosa di straordinario. Le dimissioni presentate dalla Codurelli rappresentano un respiro di aria pulita in un ambiente reso insalubre da tanti delinquenti che utilizzano il potere per perseguire i propri interessi personali. Ma ancor più folgoranti sono le parole della deputata: “Questa manovra si accanisce contro quella parte di società per cui ho sempre lottato, gli operai alla catena, le donne e chi ha iniziato a lavorare a 15 anni. Per tante persone si aggiungono fino a 6/7 anni di lavoro, senza dare in cambio nulla. Quello che mi ha dato più fastidio è stato il pronunciamento di Ichino. C’è troppa gente che parla senza conoscere i reali problemi, i privilegi, quelli veri, non sono stati toccati per niente”. Ichino, infatti, aveva detto, in merito alla riforma delle pensioni: “Finalmente sono stati colpiti i privilegiati”. Ebbene, sono proprio coloro che come Ichino mai hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di manovre lacrime e sangue ad aumentare il sentimento anti-casta; sono coloro che,come Ichino, non sanno cosa vuol dire lottare ogni giorno per cercare di portare avanti una vita dignitosa la rovina della politica. La politica, per essere davvero rappresentativa deve essere fatta da persone del mondo reale, da coloro che conoscono la vita vera, come la Codurelli. Solo personaggi del genere sarebbero in grado di ridare dignità alle istituzioni, con comportamenti coerenti con gli obbiettivi indicati agli elettori. Ichino è il professorotto del precariato, colui che, non sapendo cosa sia davvero il mondo del lavoro, propina ricette fondate sulla conoscenza del diritto del lavoro, ma non della realtà di chi, vivendo da precario, non riesce ad avere un futuro. Allora, i distinguo sono sempre necessari, come ci insegna la Codurelli, ma la casta continua ad essere un male da estirpare da ogni parte del mondo se si vuole davvero cambiare la società in cui viviamo!

INTESA… di governo

17 novembre 2011 Lascia un commento

Money

Il potere al denaro!!

E’ stato molto più esplicito di quanto pensassi: due banchieri nel suo esecutivo, entrambi di Intesa San Paolo. Il governo delle banche sta per ottenere la fiducia dalle camere dei delinquenti. Considerando che circa 300 degli eletti delle segreterie dei partiti non hanno ancora raggiunto il minimo sindacale per ottenere il tanto meritato vitalizio, potrebberoro mai fargli mancare il loro appoggio? L’italia ha bisogno di uscire fuori dalla crisi e di certo coloro che hanno contribuito a crearla non sono la migliore medicina per la malattia. In piazza gli studenti protestano contro il governo delle banche, perché loro, almeno loro, non sono stati lobotomizzati dalla disinformazione partitica che fa passare il governo monti per lo strumento di salvezza. Loro sanno benissimo che con questo sistema non c’è futuro e che l’unica via di salvezza è il rivolgimento dello stesso. La democrazia non è stata sospesa adesso sol perché questo è un governo tecnico non eletto dal popolo, ma è sospesa da sempre, da quando tale terminologia è stata utilizzata strumentalmente per esaltare la falsa civilizzazione degli stati occidentali, in contrapposizione alle tirannie dei paesi orientali. Ma così non è: democrazia, etimologicamente, significa governo del popolo. Ma in quale paese occidentale vi è il governo del popolo? In nessuno!!! Ovunque le lobbies fanno e disfano a piacimento. Ovunque il grande potere finanziario e speculativo decide, come è accaduto nel nostro paese, chi mettere al potere! Quella che stiamo vivendo non è una crisi economica mondiale, ma soltanto la deriva capitalista del sistema occidentale, con l’arricchimento dei pochi e l’impoverimento della massa.  Una vera crisi economica presupporrebbe l’impoverimento generalizzato, ma se oggi il mercato dei beni di lusso è in costante ascesa, se il macho man di arcore nell’ultimo biennio ha triplicato i propri profitti, significa che il capitalismo ci sta inculando, che i fautori del liberismo stanno finalmente raccogliendo i frutti della loro opera costante di disinformazione mascherata dalla finta democrazia e dal fasullo benessere della collettività. Per anni i poteri forti hanno manovrato i media per far credere al popolo di essere libero sol perché si reca al seggio a scegliere i propri rappresentanti, beatificando il libero mercato e la competizione: il tutto al solo scopo di incrementare i propri profitti! Ed oggi quei poteri stanno battendo cassa, e per non perdere quanto di buono (per loro) prodotto, si stanno impadronendo anche ufficialmente dei governi, facendoli passare per salvatori: ma di chi? Ovviamente di loro stessi.

Legittimo sospetto

14 novembre 2011 Lascia un commento

Mario Monti

Il salvatore...ma per chi?

Cambiare per non cambiare nulla? Ho il sospetto che la nomina di Monti vada in questa direzione. Gli indizi sembrano concordare in un disegno perfetto. Il macho man di arcore non voleva lasciare in alcun modo la sua poltrona, troppo importante per tutelare i propri interessi, tanto da rivelarsi inutili gli attacchi giudiziari, le proteste della popolazione, le richieste della UE, gli scherni di tedeschi e francesi, gli articoli della stampa straniera, anche amica. Ecco allora che si è passati al tentativo estremo, ossia l’intervento del mercato per toccargli l’unica cosa alla quale davvero tenga, oltre la fica naturalmente: l’azienda di famiglia. Un crollo del 12% dei titoli azionari davvero insopportabile, dopo aver già dovuto pagare 650 milioni a De Benedetti. Ed infatti, il crollo del titolo mediaset in borsa l’ha spinto a pensare. E con chi si è riunito il presidente del consiglio per decidere se dimettersi? Non certo con i suoi ministri, o con la maggioranza di delinquenti e lacché che lo sostenevano, ma con confalonieri ed i figli piersilvio e marina, ossia i vertici delle sue aziende! E’ lì che ha deciso di dimettersi. Finalmente è andato a casa il pervertito di arcore e la grande finanza ha commissariato l’italia, mettendoci il prode Monti. Le banche staranno esultando, perché per loro è vicina la salvezza: lo spread comincerà a scendere, il nuovo governo affamerà la popolazione, cosicché lo stato potrà onorare il debito contratto per la gran parte con le banche! Monti è ex goldman sachs, la banca d’affari americana che ha creato, ad arte, la crisi economica del 2008 , quella che ha inserito i propri uomini nell’amministrazione americana. Monti sembra sia un massone, facente parte del Bilderberg Group, ossia un gruppo ristretto di potenti internazionali, che si riuniscono annualmente per trattare temi globali quali la politica mondiale, l’economia mondiale e le forze militari mondiali. All’incontro, si partecipa su invito e gli invitati, circa 130, sono sempre nomi di spicco dell’economia, della politica e dei sistemi bancari. Ma se la crisi l’hanno creata i mercati, i gruppi finanziari, le banche, come potrà uno dei maggiori esponenti di questa cricca allentarla realizzando l’equità sociale? Questa crisi era una grande opportunità per cambiare il sistema, ma ancora una volta la finanza c’ha messo lo zampino, e dopo aver commissariato la grecia, lo ha fatto anche con l’italia. Il nuovo ordine mondiale si sta delinando: la grande finanza non dirige più la politica nell’ombra, ma sta uscendo allo scoperto mettendo i propri uomini a capo dei governi mediante manovre speculative sui mercati!

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