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Posts Tagged ‘tasse’

Ecco a cosa serve la UE

17 dicembre 2012 Lascia un commento

La stabilità del sistema finanziario italiano

La stabilità del sistema finanziario italiano prima di tutto

La commissione europea ha dato il via libera al salvataggio di mps da parte dello stato italiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/17/aiuti-al-monte-dei-paschi-ue-salvataggio-necessario-per-stabilita-sistema-italiano/448240/). In sostanza, per evitare il fallimento della banca senese, lo stato italiano acquisterà bond per 3,9 miliardi di euro. Le motivazioni dell’ok? “E’ necessario per preservare la stabilità del sistema finanziario italiano”. L’europa del rigore, che affama i popoli, è sempre pronta a trasferire i fondi pubblici verso le banche. Ed ecco che dopo il salvataggio della spagnola bankia, direttamente ad opera della ue, adesso si autorizza il governo italiano a trasferire ad una banca privata 3,9 miliardi di euro. Insomma, il governo italiano aumenta le tasse e taglia le pensioni per tenere i conti a posto e poi è libero di prendere i soldi e darli ad una banca privata. Perché? Per dare stabilità al sistema finanziario italiano! E cosa significherebbe? Parole sibilline, che evidenziano l’unico vero scopo per cui è nata l’ue: consolidare il potere e le ricchezze dei banchieri. Del resto, chi ha voluto monti al governo dell’italia? L’ue, naturalmente. E monti cosa ha fatto? Dice di aver messo a posto i conti pubblici, deprimendo i consumi e aumentando alle stelle le tasse. Così ha introdotto l’imu, ed un quinto della stessa servirà a corpire le perdite di una banca. Intanto, il ceto medio è sempre più povero, le detrazioni diminuiscono, i malati di sla muoiono senza assistenza, la sanità è un disastro, crollano i soffitti delle scuole. Ma è giusto così! L’importante è preservare l’equilibrio del sistema finanziario italiano, salvando il culo ai banchieri che hanno portato al fallimento mps con le loro azioni spregiudicate degnamente ricompensate con stipendi e benefit da capogiro. Perché questo è il sistema finanziario che governa l’italia, la ue e il resto del mondo capitalistico: più sei liberista e inventi strumenti finanziari indebitando l’azienda, più ti paghiamo! E dov’è in tutto questo la merkel? Dov’è la condottiera del rigore ad ogni costo? Colei che obbliga gli stati dell’europa meridionale ad affamare i propri cittadini? Non pervenuta, ovviamente, visto che lei è ulteriore espressione dei poteri forti che hanno creato la ue. Ma il vero marcio del sistema attuale sono proprio le banche, il cui business è di generare soldi dai soldi, senza che producano benessere per la collettività. Le banche raccolgono risparmio tra il pubblico e utilizzano gli stessi per prestarli guadagnando l’interesse applicato: in altri termini, svolgono mera attività di intermediazione, che implica soltanto un ulteriore costo che va a vantaggio del banchiere mediante la spartizione degli utili ricavati dall’interesse applicato sulle somme prestate. In altri termini, sono signori che non hanno niente, ma guadagnano facendosi prestare i soldi dai risparmiatori a costo zero (perché nessuna banca ormai riconsoce più interessi sui depositi) e prestandoli a chi ne ha bisogno con interessi spesso anche elevati. Perché allora questa attività non la si riserva allo stato? Se fosse lo stato a raccogliere il risparmio e a prestarlo alle imprese che ne facessero richiesta, con il profitto derivante dagli interessi applicati si potrebbero offrire servizi a quegli stessi cittadini che forniscono il risparmio e a quelle stesse imprese che pagano gli interessi sulle somme chieste in prestito. Ma in questo modo coloro che muovono i fili, i banchieri e grandi finanzieri, non potrebbero più intascare i loro bei bonus e dovrebbero cominciare a lavorare per davvero per portare il pane a casa. Per questo si sono inventati la ue, fregandosene delle conseguenze che stanno generando con la loro sete di potere e di soldi.

Paese vigliacco

3 gennaio 2012 1 commento

il futuro

il futuro

La prima forma di Stato moderno è stata lo “Stato assoluto”, caratterizzato dall’accentramento del potere nelle mani del re e l’unificazione territoriale, in opposizione allo Stato feudale. Dallo Stato assoluto si è passati poi allo Stato Democratico, nel quale la forma di governo prevede che la sovranità spetta al popolo che la esercita mediante i suoi rappresentanti liberamente eletti. L’ulteriore evoluzione vede lo Stato Democratico diventare stato del benessere o stato sociale, con lo scopo di garantire il benessere dei cittadini da cui gli deriva il consenso e la legittimazione. Uno stato, dunque, nel quale la collettività dovrebbe prevalere sul particolarismo, nel quale il bene comune dovrebbe rappresentare il fine ultimo che sovrasta l’interesse del singolo. Uno Stato, insomma, che, mediante i governanti liberamente scelti dai cittadini, dovrebbe tutelare gli stessi contro quei poteri diretti a realizzare l’interesse dei pochi. Purtroppo, però, la evoluzione descritta è rimasta pura teoria, perché lo stato del benessere o stato sociale è ben lontano dal venire. Oggi, infatti, l’interesse dei pochi prevale su quello della collettività. L’Italia è l’emblema dell’interessocrazia che nel tempo ha preso il posto dello stato assoluto, travestendosi sotto le mentite spoglie dello stato sociale. Il meccanismo distorto della libertà di voto, che viene usato per contrabbandare una democrazia inesistente, porta i poteri forti a controllare lo stato, attraverso il controllo delle elezioni. Ed ecco che lo Stato, per forza di cose, si fa forte con i deboli e resta debole con i forti. Quando poi la difesa dei poteri forti diviene complessa perché all’orizzonte si affaccia un tentativo di risveglio dei cittadini, i poteri forti bypassano anche l’apparenza delle elezioni, per mettere a capo dello stato un loro fedele servitore, il quale, proteggendosi con la scusa della crisi, dà bastonate che non finiscono mai. Le bastonate, però, vanno sempre ai deboli, ossia a coloro che non possono capovolgere la situazione! E allora giù con i tagli alle pensioni, con l’aumento delle tasse, l’aumento della benzina etc. Ed invece nessun intervento su banche, compagnie assicurative e rendite finanziarie! Ancor più emblematico il caso delle liberalizzazioni: l’unica fatta è quella che non serve a nessuno se non ai poteri forti! I negozianti sono liberi di tenere aperti i negozi anche di notte: ma se il cittadino comune, vessato da tasse e aumenti continui, non può comprare di giorno, perchè mai dovrebbe spendere di notte? Anzi, non soltanto appare puerile e semplicistico il piano attuato dal governo dei professori, ma leggendo bene tra le righe, esso non fa altro che offrire un ulteriore dono natalizio ai grandi poteri, quelli della grande distribuzione, che in questo modo potranno finalmente accaparrarsi l’intera clientela che magari, lavorando durante la settimana, deciderà di spendere solo la domenica. Ma la domenica il piccolo negoziante non sarà in grado di restare aperto, perché non può pagare gli straordinari ai dipendenti, e verrà quidni tagliato fuori dal mercato! Ed ecco, allora, che si susseguono i suicidi dei piccoli imprenditori, che non riescono più a portare avanti la propria attività, con l’obbligo di licenziare i dipendenti. E che dire dei privilegi dei politici? Il professore ne ha toccato almeno uno? Certo che no! Loro sono vigliacchi come il paese che dovrebbero governare: basta sostenere i forti, tanto i deboli non fanno notizia, soprattutto in uno stato dove non c’è un animo rivoluzionario!

Lo sfogo sbagliato

12 dicembre 2011 Lascia un commento

Torino - corteo anti ROM

Torino - notizia di un (falso) stupro e tutti pronti a dargli al ROM!

A Torino è bastata la bugia di una ragazzina per scatenare la guerriglia contro i rom. A Roma i parlamentari continuano a chiedere sacrifici alla popolazione difendendo con tutte le forze i propri privilegi e nessuno alza un dito! Questi episodi sono la conferma che i politici, leghisti in testa, sono riusciti nel loro intento di plagiare i cittadini trasformandoli in sudditi. Lo hanno fatto strumentalizzando la paura dello straniero, del diverso. In questo modo, i delinquenti al potere sono riusciti nell’opera di distrazione di massa, spingendo i cittadini-sudditi a sfogare la propria rabbia non contro chi, i politici, continuano a fotterli allegramente, ma contro quesi poveracci che abitano in baracche fredde e molto al di sotto della soglia della dignità umana. Insomma, è la guerra dei poveri, di quelli che, trovandosi sempre in maggiori ristrettezze a causa di una politica fatta di privilegi e di difesa dei potenti, somatizzano delusioni e difficoltà attendendo il momento adatto per tirarli fuori. Se la stessa furia fosse rivolta contro chi davvero ci sta portando alla deriva, forse oggi avremmo una vera democrazia nel nostro paese! Ciò che è successo a Torino, quindi, è proprio ciò che vogliono i delinquenti al potere: tenere buona la massa, concedendole di sfogarsi contro un capro espiatorio predeterminato e accuratamente scelto tra gli strati più deboli della popolazione! E’ quindi il risultato di anni di disinformazione, di aizzamento e di cattiva politica, dove si è spinto sul pedale istintivo del razzismo, per deviare l’attenzione della popolazione dal governo della cosa pubblica ai fatti di cronaca ed accendere nella stessa un odio feroce verso i clandestini e irregolari, sui quali far ricadere le colpe dell’attuale situazione di degrado e impoverimento. Gli unici veri colpevoli, invece, sono proprio loro, i poteri forti, politici in testa, che per salvaguardare i propri interessi non hanno avuto remora a calpestare i diritti, anche i più elementari, della popolazione, facendola cadere nel baratro della povertà. Ed è con loro che bisogna prendersela!

La passerella di Cannes


G20 - Un'allegra rimpatriata

G20 - Un'allegra rimpatriata

Avete letto il piano d’azione varato dal G20 per “sostenere la ripresa nel breve termine e restaurare la stabilità finanziaria”? Eccolo:

http://www.repubblica.it/economia/2011/11/03/news/g20_gli_impegni_a_sostegno_della_crescita-24374106/?ref=HREA-1

Ovviamente un documento che non servirà a nulla, come era lecito aspettarsi. Del resto, come si può pretendere che coloro i quali ci  hanno condotto alla situazione attuale possano risolverla? Questi politicanti sono solo marionette nelle mani dei grandi poteri finanziari che governano realmente il mondo. Che cazzo ci sono andati a fare a Cannes? A farsi fotografare come gli attori del cinema? E’ sempre più irritante assistere a questi siparietti vuoti e inutili, dove i “potenti” della terra si siedono intorno ad un tavolo assumendo impegni generici e comunque non vincolanti! Qualcuno di loro ha parlato delle condizioni reali delle popolazioni mondiali? Qualcuno di loro ha detto qualcosa di concreto sullo sfaldamento della società determinato dalla corsa al profitto della grande finanza che li elegge? Certo che no! Ma se loro stessi non hanno previsto questa catastrofe, davvero non si capisce che cazzo hanno fatto fino ad oggi! E ancora sono lì che si incontrano, fanno la foto di gruppo, si stringono le mani: ma chi credono di prendere ancora in giro? Loro non rappresentano la democrazia, né la civiltà, loro sono un’oligarchia che fa l’interesse di chi li mette sullo scranno, a discapito dei cittadini, il cui unico compito è di reggere il sistema. Se i ricchi in America rappresentano lo 0,9% della popolazione e la maggior parte degli stessi sono dirigenti di società finanziarie, la soluzione è molto semplice: eliminare la finanza e connettere l’economia alla produzione reale, per poi redistribuire la ricchezza. Non c’è altra soluzione per cambiare le cose e ridare dignità agli esseri umani. Ma non aspettiamoci che tale soluzione possano darcela loro, perché sono solo burattini che difendono il proprio interesse tutelando quello della grande finanza che muove i voti nella falsa democrazia che dicono di difendere. La democrazia è il potere del popolo e la civiltà è il benessere collettivo: loro non hanno realizzato l’una e non hanno interesse a costruire l’altra, altrimenti in questi vertici parlerebbero di lavoro, di condizioni sociali, di istruzione, di povertà, non di banche e di mercati. Ma se il loro interesse è di tutelare chi tiene i fili, non possono fare altrimenti. Bisogna mandarli a casa, non c’è altra soluzione!

Pagano i soliti noti? Basta pagare!!!


Manovra economica, sintesi.

Manovra economica, sintesi.

Nessuna novità sul fronte manovra. Pagheranno i soliti noti. I tagli ai costi della politica? Eliminazione delle province con meno di 300.000 abitanti e accorpamento dei comuni con meno di mille abitanti. Insomma, la montagna ha partorito il topolino. Perché mai non sono state abolite le province? Perché non ce lo spiegano? Perché, per una volta tanto, nella loro vita costoro non ci dicono la verità? Le province sono sacche di potere locale alle quali nessuno vuol rinunciare, dal pdl alla lega al pd. Perché non si sono dimezzati lo stipendio? Perchè non hanno eliminato il vitalizio dei parlamentari, né ridotto il numero degli stessi? Perché non hanno eliminato il rimborso elettorale e i finanziamenti pubblici ai giornali? Perché non hanno ritirato i soldati nelle missioni di guerra? Perché non hanno ridotto il numero di marescialli dell’esercito? Perché non hanno tassato i capitali illeciti scudati? Siccome ne abbiamo le palle piene di questo modo ormai antico e ripetitivo (ricordate amato, dini etc?) di “aggiustare” il bilancio dello stato, molto meglio farlo fallire: nessuno dei soliti noti deve pagare le tasse, NESSUNO!!!! Tanto con le nostre tasse non fanno manutenzione delle strade, né forniscono adeguati servizi sanitari o scolastici, ma ci pagano la benzina della auto blu e gli stipendi dei conducenti, il dentista dei familiari dei parlamentari, l’ “economico” pasto al ristorante del senato etc. Occorre ribellarsi, non c’è altra soluzione: cominciamo a non pagare le tasse!!!